La Danza Celeste del Drago, i Deva e i 5 Riti Tibetani costituiscono un insieme di Ginnastiche Energetiche antiche, tramandate da Maestro a discepolo e basate sullo studio attento ed amorevole della natura. Semplici ma potenti strumenti, utili per attingere alla propria Consapevolezza corporea, dove il movimento nasce consapevole dal non-movimento, per ritornare poi alla stasi. Il pieno è armonicamente bilanciato con il vuoto, il pesante con il leggero, il sostenere con il lasciare andare, ecc.
Sono movimenti indirizzati all’armonia e alla bellezza interiore ed esteriore dell’essere umano e costituiscono una delle più potenti combinationi ginnico-motorie che il mondo conosca.
Agendo, tramite movimenti mirati, su tutte le 14 linee energetiche dell’Agopuntura e su tutti i 7 Chakra, forniscono al nostro organismo un’informazione di perfetto funzionamento nonché, laddove ve ne sia bisogno, favoriscono una vera e propria terapia di autoguarigione.
Inoltre, attraverso queste azioni, andiamo, poco alla volta, sempre di più, ad attingere al magazzino delle nostre enormi riserve di energia, meglio definite come Qi, infondendo così a chi le pratica forza e vitalità, salute e longevità, elasticità ed un grande senso di benessere.
Per “Danza Celeste del Drago” intendiamo una ginnastica che rappresenta la percezione consapevole del corpo il quale, allineato alla volontà della mente, inizia il movimento, fatto di pieni e di vuoti, sino ad una successiva stasi. La ginnastica diventa così meditazione, la percezione del corpo nello spazio consapevolezza delle potenzialità dell’essere e capacità, attraverso il corpo in stasi o movimento, di cogliere la sottile essenza delle cose, della Natura e del Tutto.
19.00-21:00 – Online via Zoom
o in presenza una Domenica al mese in diverse location immerse nella natura
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Sabrina Sereni
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L’essere umano, per sua spontanea propensione, è portato a desiderare ciò che non ha, a respingere ciò che non gli piace; stenta a mantenere ciò che vuole ed è continuamente vittima degli alti e bassi che si avvicendano nell’intimo del suo animo. Spesso è preda di illusioni, che lo portano a compiere passi di cui poco dopo si pente e, per svincolarsene, sovente tende ad avere atteggiamenti schivi od avversi dinanzi alle situazioni, finendo inesorabilmente in circostanze ancora peggiori. Altre volte si trova perso nel disagio sconfortante della confusione, e non riuscendo a decidere in quale direzione sia meglio compiere il passo, vittima dei propri meccanismi reattivi inconsci, agisce impulsivamente, generandosi ancora una volta condizioni avverse e dolorose.
Un senso di sottile nostalgia, frammisto all’insoddisfazione del vivere quotidiano, alla percezione che ci debba essere, tutto sommato, qualcosa di più per cui valga veramente la pena di vivere, fanno insorgere in lui alcune domande fondamentali: è possibile vivere una vita realmente gratificante?
C’è la possibilità di non essere più vittime delle nostre emozioni e sentimenti? Esiste una parte di noi, della nostra mente, che non abbiamo mai utilizzato e mai conosciuta che potrebbe aiutarci ad uscire dal tunnel tormentoso delle nostre sofferenze? Oppure domande del tipo: ma che senso ha tutto ciò? C’è qualcosa di importante che sta sfuggendo alla nostra attenzione, che non stiamo vedendo e che potrebbe farci cambiare radicalmente il significato della vita? Oppure ancora: ma è veramente possibile essere felici qui, in questa vita? Essere veramente se stessi è plausibile? Qual è il significato della nostra esistenza? Ed altri quesiti ancora…
Per offrire rimedio e risposte soddisfacenti a queste e ad altre domande, per portare pace e calma, laddove ora sussistono ansia ed irrequietezza, per condurre ad una mente fresca e chiara e per convivere pacificamente con tutta la varietà dei nostri flussi di pensieri e di stati d’animo, c’è stata tramandata dall’antichità questa Meditazione di Visione Profonda.
Essa è in grado di rischiarare e liberare la mente dalle vecchie abitudini ormai consunte, dalle attempate trappole di desiderio, avversione ed illusione, capaci di generare unicamente sofferenza, confusione ed ignoranza.
Grazie alla pratica di questa Meditazione, impareremo ad osservare con chiarezza la natura della mente, il primo luogo in cui si origina la sofferenza e, per cui, anche il primo in cui è possibile dissiparla e porvi rimedio.
Si tratta dell’autentico insegnamento che anticamente il Buddha ci ha lasciato, prima di morire, circa 2500 anni fa. Egli disse che “il nostro peggior nemico non ci può danneggiare tanto quanto la nostra mente non addestrata; così il nostro più caro amico non potrà mai aiutarci così tanto quanto la nostra mente ben addestrata”.
Siamo solo noi che possiamo guarire noi stessi, nessun altro, e la Meditazione di Visione Profonda è il più potente mezzo utile per raggiungere tale scopo.
Di questo infatti si tratta, di insegnare nuovamente e dolcemente alla mente, di offrire ad essa degli spunti di riflessione, dei mezzi e dei supporti utili per lasciarsi alle spalle pesanti ed aviti fardelli, e poter aprire le porte della mente e del cuore ad una vita più appagante, ricca di scelte consapevoli e rette, le quali saranno a loro volta fonte di gioia, di serenità e felicità.
Perciò, tutti coloro i quali percepiscano uno o più disagi interiori, riguardanti atteggiamenti, comportamenti o stati d’animo, mal vissuti e/o arrecanti sofferenza o dolore, possono decidere, scegliendo, di provare questo tipo di approccio meditativo, per un certo lasso di tempo ed osservare i piccoli ma importanti cambiamenti susseguirsi nella propria vita.
Siamo tutti in cammino e cerchiamo di far si che questo cammino possa essere più dolce e gentile possibile, effettuando significativi cambiamenti e consentendoci di evolvere anche (se lo desideriamo) fino al massimo delle nostre facoltà.
La pratica meditativa si svolge principalmente seduti (sulle sedie o a terra nella posizione a gambe incrociate, del loto o mezzo loto, o sopra un cuscino o panchetto da meditazione), ma verrà insegnata anche la pratica camminando e stando distesi.
In principio verrà insegnata la Concentrazione, cioè il focalizzare la mente su un oggetto (che potrà essere, a scelta, il respiro, una parte del corpo od il corpo stesso, ecc.), al fine di indurre maggiore stabilità e calma mentale.
Successivamente, quando la mente si sarà stabilizzata su un discreto livello di equilibrio, si entrerà nella Visione Profonda, e cioè nell’osservazione accurata dei molteplici contenuti della mente.
La Meditazione di Visione Profonda è un insegnamento esperienziale, cioè qualcosa che deve essere visto e praticato, non una professione di fede verbale a cui bisogna meramente credere.
Si invita chi ha dei dubbi in merito a sperimentare ed investigare personalmente la validità dell’insegnamento.
…perché la natura ultima dell’essere umano è di essere felice e di vivere in pace ed in armonia con se stesso e con il mondo che lo ospita e lo comprende.
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